Per diffondere il suo messaggio la Madonna scelse un'anima semplice e pura. Caterina Labouré nacque il 2 maggio 1806 a Fain-les-Moutiers, un villaggio nella regione francese della Borgogna.
A dodici anni, ricevette la prima Comunione e sembra che da quel giorno
abbia deciso di consacrare la vita a Dio. Da ragazza rifiutò numerose
offerte matrimoniali, dicendo:"ho già trovato il mio sposo fin
dal giorno della prima Comunione, e ormai gli ho dedicata tutta me stessa".
La sua vocazione religiosa venne preparata da un sogno avuto a diciotto
anni. Le sembrò di stare in una chiesa nella quale un vecchio sacerdote
la chiamava. Spaventata ella voleva fuggire, ma il sacerdote le disse:
"Figlia mia, ora tu mi sfuggi, ma un giorno mi cercherai. Dio ha
progetti su di te. Non te ne dimenticare!". Questo sogno le sembrava
incomprensibile. Qualche tempo dopo però, vide un quadro raffigurante
san Vincenzo de’ Paoli e riconobbe in lui il misterioso personaggio
che le aveva parlato. Comprese allora che il fondatore delle Figlie
della Carità la chiamava per entrare nella Congregazione delle Figlie
della Carità.
Il padre di Caterina, lungi dal concederle l’autorizzazione per entrare nella vita religiosa, fece di tutto per sviarne la vocazione nella speranza di distoglierla da essa.
Dopo molte prove e difficoltà, arrivata a 23 anni, Caterina ottenne infine l’autorizzazione paterna a farsi suora nella Congregazione delle Figlie della Carità e potè quindi rispondere alla chiamata del Signore. Il 21 aprile 1830 entrò come novizia dapprima a Chatillon-sur-Seine e poi nel convento parigino di rue du Bac: la sede che diventerà poi famosa per i fatti prodigiosi in essa avvenuti. La novizia si distinse subito per il suo fervore religioso e per il fatto di ricevere quotidianamente la Comunione. Cosa allora ben rara.
Ben presto Caterina cominciò ad avere visioni, durante le adorazioni
del Ss. Sacramento, visioni ch’ella raccontò scrupolosamente al proprio
confessore, il padre Jean-Marie Aladel. Ecco come la novizia gli riferisce
una di queste visioni, avvenuta il 6 giugno 1830:"Mi è apparso
il Signore come un Re sul trono, con la croce sul petto. Mi è sembrato
che la croce colasse sangue fino ai piedi di Gesù. Mi è sembrato che
egli venisse spogliato dei suoi ornamenti regali, che cadevano tutti
a terra. Allora mi sono venuti pensieri cupi e tristi perché temo che
anche il re terreno (ossia il re di Francia) verrà detronizzato e spogliato
delle sue vesti regali". La veggente quindi interpretava la scena
come una premonizione che stava per arrivare un periodo critico per
la Chiesa e in particolare per la Francia.
Il confessore non credette a questa visione, che riteneva illusoria. Ma solo sette settimane dopo, il 27 luglio, iniziavano a Parigi le turbolenti agitazioni della cosiddetta rivoluzione di Luglio. Essa aveva un ispirazione liberale, una direzione massonica ed un carattere profondamente anticristiano: chiese vennero profanate, conventi furono invasi, sacerdoti e religiosi furono perseguitati. La rivoluzione culminò nel rovesciamento del governo, nella deposizione del legittimo re Carlo X e nell’instaurazione della monarchia borghese. Il sogno di Caterina cominciava ad avverarsi. Ella ne avvisò il confessore che però non diede importanza a quella coincidenza.